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La copertina

Fino agli anni 80 un accessorio imprescindibile che accompagnava sempre ogni dispositivo da ufficio, macchine per scrivere e calcolatrici, era la copertina.

In pratica l’era dei computer doveva ancora iniziare, e le macchine da ufficio erano rigorosamente solo macchine per scrivere (manuali e dall’inizio degli anni 80 anche elettriche), calcolatrici elettroniche e in effetti poco altro, se non le prime fotocopiatrici.

Era ancora l’impero dell’Olivetti, e in ogni ufficio si trovava una macchina di questa marca, in effetti in regime di monopolio.
Pochi si arrischiavano con altre marche, Canon o Facit per esempio, perché al tempo l’assistenza di macchine prevalentemente meccaniche era molto importante, e Olivetti era l’unica ad avere la forza per mantenere un magazzino di decine di migliaia di pezzi di ricambio e una rete capillare di concessionari Olivetti.

In epoca pre-Amazon, anche comprare un nastro poteva essere un problema, se non avevi un negozio vicino a casa. Ordini solo tramite telefono e spese di corriere altissime scoraggiavano i clienti coraggiosi.

All’epoca ognuno di questi dispositivi da ufficio era rigorosamente accompagnato da una copertina, che le brave segretarie ogni sera, prima di andare via, appoggiavano diligentemente sulle macchine. In effetti l’arrivo di una macchina per scrivere senza la copertina sarebbe sembrato strano e avrebbe sollevato obiezioni.

Se guardiamo lo scenario attuale la copertina è completamente sparita. Nessuno si aspetta che con l’acquisto di un dispositivo per ufficio gli venga fornita una copertina, e in effetti sembrerebbe bizzarro. Di certo è cambiata la tipologia dei dispositivi da ufficio, che ora sono sempre collegati alla corrente, e mettere una copertina a un dispositivo è spesso una scelta suicida, soprattutto se rimane acceso.

In realtà la copertina sopravvisse eroicamente alle macchine per scrivere elettriche (Olivetti ovviamente, principalmente le Editor 4) e anche alle prime macchine per scrivere elettroniche (la serie Olivetti ET), tentò di coprire i primi PC ma resistette poco, e dovette cedere il passo a un futuro moderno, ma fatto di dispositivi impolverati.
 
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